Un topo di biblioteca vagava meditabondo per il mondo,
portando con sé un pesante incunabolo. Quando arrivò sotto a un portico e vide
una salamandra appesa alla parete le chiese:
– Mi scusi, lei è una salamandra?
E la salamandra rispose:
– Certo.
Allora il topo brandì un lanciafiamme e lo azionò
contro la salamandra, che carbonizzata precipitò a terra. Il topo si sincerò
delle sue condizioni e, quando constatò che era deceduta, aprì il pesante
incunabolo e lesse: «La salamandra vive nel fuoco». Scosse il capo e aggiunse
tra “salamandra” e “vive” un “non”.
Favola scritta con Gabriele Dasso che si è comunque laureato in filologia classica.
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