venerdì 19 febbraio 2016

Sciroppo di orzata

Stasera sono andato alla festa di compleanno di un'amica di una mia amica che è quindi anche una mia amica. Visto che l'amica (la festeggiata) è sceneggiatrice e regista c'erano tante persone eleganti, cinematografiche e fiche.
All'ingresso non c'era però un buttafuori, per fortuna, perché altrimenti avrei avuto qualche difficoltà a entrare; tendo a indossare scarpe che non soddisfano i criteri estetici dei buttafuori. Calzature a parte, se qualche giorno fa Paul McCartney è stato rimbalzato a un party post-Grammy, dove mi avvio io?
Durante il limbo che separa la fase in cui per lo più si mangia e quella in cui per lo più si balla, si accosta alla mia amica (l'amica della festeggiata) e a me un'attrice famosa, amica dell'amica della mia amica. Mi chiede come stia e io vaneggio qualcosa su Čechov. Lei sta bene, ha un sorriso sereno e no, non vaneggia. Le chiedo se vuole bere qualcosa: sul tavolo ci sono bottiglie di Heineken, vino bianco, gin e pastis; vorrebbe una Perrier. Non dico che mi sarei spinto fino alla sorgente a Vergèze pur di spillargliene, ma ero certamente molto motivato. Torno con una bottiglia fresca e tre bicchieri e con la Perrier ci diluiamo dello sciroppo di orzata.
Torno a casa e scopro che Umberto Eco è morto.

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