domenica 30 agosto 2015

21 giugno


Oggi è il 21 giugno 
il primo giorno dell’estate 
e l’ultimo della tua vita. 

Oh quanti fiori bianchi di oleandro 
lungo le strade della mia città! 
E quanto bene voglio ad Alessandro 
che mi sostiene e mi conforta 
perché mia madre è morta, 
perché mia madre non è là. 
È il corso naturale delle cose, 
era così, sempre così sarà. 
Io resto imperturbabile però se 
apro la mano tremano le dita. 

Oggi è il 21 giugno 
il primo giorno dell’estate 
e l’ultimo della tua vita. 

Quando a Paris scendo nel sottosuolo 
mi metto a volte a piangere e i clochard 
mi fanno segno che non sono il solo. 
Nessuno, in fondo, se ne frega. 
Torno al lavoro e un mio collega 
mi fa le condoglianze, è Charles, 
mi abbraccia e bacia ed è molto gentile 
ma poi mi rendo conto che mi parla 
di calcio e dell’Italia che in Brasile 
è stata esclusa, ha perso una partita. 

Oggi è il 21 giugno 
il primo giorno dell’estate 
e l’ultimo della tua vita. 

E mio fratello è un marinaio ed ha 
viaggiato tanto e ha visto tanti porti. 
Dice di credere nell’aldilà 
e io credo in quello che sostiene: 
lontane sponde ultraterrene 
in cui restano in vita i morti. 
Mentre mio padre se ne resta zitto 
e mia sorella piange. Lungo i portici 
due angeli discutono il tragitto: 
la strada potrebbe essere infinita. 

Oggi è il 21 giugno 
il primo giorno dell’estate 
e l’ultimo della tua vita 
e della mia. 
Da quando sei andata via 
io non so più che giorno sia.

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