Poiché non c’è nessuno che mi aspetta
vado da ormai un paio di ore
qua e là per Amsterdam in bicicletta
a zonzo e nonostante ciò di fretta
finché non mi ritrovo ad Oosterpark.
È tutto intorno a me così perfetto
che pedalando ogni rumore
al cigolio dei pedali connetto
e il risultato sembra un clarinetto:
la vecchia sigla del programma Quark.
Gli alberi sfocano e l’oscurità ne
recide i rami e nubi puritane
offuscano il candore della luna.
Come i mosaici a cui togliendo tessere
le immagini consegnano al non-essere
finché non ne rimane più nessuna,
così per Amsterdam o altrove, qua o là
la mia memoria perderò, Pier Paola;
saremo una reciproca lacuna,
riflessi di un’immagine sparita.
Vorrei tanto augurarti buona vita
e buona, ovunque ora tu sia, fortuna.
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