domenica 30 agosto 2015

Oosterpark

Poiché non c’è nessuno che mi aspetta 
vado da ormai un paio di ore 
qua e là per Amsterdam in bicicletta 
a zonzo e nonostante ciò di fretta 
finché non mi ritrovo ad Oosterpark. 
È tutto intorno a me così perfetto 
che pedalando ogni rumore 
al cigolio dei pedali connetto 
e il risultato sembra un clarinetto: 
la vecchia sigla del programma Quark. 
Gli alberi sfocano e l’oscurità ne 
recide i rami e nubi puritane 
offuscano il candore della luna. 
Come i mosaici a cui togliendo tessere 
le immagini consegnano al non-essere 
finché non ne rimane più nessuna, 
così per Amsterdam o altrove, qua o là 
la mia memoria perderò, Pier Paola; 
saremo una reciproca lacuna, 
riflessi di un’immagine sparita. 
Vorrei tanto augurarti buona vita 
e buona, ovunque ora tu sia, fortuna. 

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