Un bastimento carico di
oblio
ho visto entrare questa
notte in porto.
Nella stiva estenuata dal
rollio
c’era uno strano odore di
stantio
ed una cassa da (ma senza
il) morto.
Ciò nonostante il
doganiere assorto
non ha parlato ed ho
taciuto anch’io.
Nella cabina, poi, mi sono
accorto
che sul giornale, anonimo,
di bordo
oltre al referto
sull’oscuro feretro
e dati lacunosi sul
tragitto
tra le onde mosse delle
righe nere
in giorno senza data era
descritto
nei minimi dettagli un mio ricordo.
nei minimi dettagli un mio ricordo.
Molto sorprendente e commovente.
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