domenica 30 agosto 2015

A.A.A.

A.A.A. vendesi ed acquistasi: 
l’ambivalenza del mercato 
richiede un po’ di anonimato. 
Non posso non pensare all’estasi, 
quell’estasi che mi hai donato 
un mese, addirittura un mese, fa. 

Su fogli sparsi scrivo e pagine, 
travolto dalla nostalgia, 
il simbolo dell’anarchia. 
Sempre più grossa è la voragine 
e tu sei sempre meno mia: 
hai detto basta ma non basterà. 

Sento agitarsi tra le costole, 
tra quarta e quinta, il cuore: covo 
il sentimento eterno e nuovo, 
precipitando ad ogni sistole. 
Anche se non ci sei, ti trovo 
perché l’amore dà l’ubiquità. 

Destino o caso o serendipità 
tirano i fili della vita. 
Mi attrai come la calamita 
che si celava negli stipiti. 
Ancora incrocerò le dita 
ad ogni incrocio di questa città. 

Amore inizia con la lettera 
che hai maledetto e benedetto. 
Il tuo corpo così perfetto 
solo pensandolo mi getterà 
in fondo a un baratro, al cospetto 
di tanta effimera felicità.

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