domenica 30 agosto 2015

Non fidarsi dei marinai (niente di personale)

A chi si ferma 
nella taverna 
in fondo al molo 
consiglio solo 
di non fidarsi mai 
dei marinai.

Hanno una donna in ogni porto 
dall’equatore al circolo polare. 
Bestemmiano Gesù risorto 
e sempre ne disertano l’altare. 
Furfanti dediti allo stupro e al furto 
non sanno a cosa servono le bare: 
di solito quando qualcuno è morto 
lo gettano direttamente a mare. 
A picco colo 
e a chi si ferma 
nella taverna 
in fondo al molo 
consiglio solo 
di non fidarsi mai 
dei marinai. 

Amano provocare risse 
a bottigliate e ne escono malconci. 
Perfino Omero li descrisse 
maiali e pecoroni e con i bronci. 
Non sanno mantenere le promesse: 
aspetti e speri e prima o poi rinunci. 
Affetti dalla sindrome di Ulisse 
mischiano, maliziosi e malinconici, 
dolore e dolo.
A chi si ferma 
nella taverna 
in fondo al molo 
consiglio solo 
di non fidarsi mai 
dei marinai.

Sono girovaghi e centripeti 
simili a un gorgo che trascini giù. 
Lasciano che il gabbiano strepiti, 
che dentro ai porti cigoli la gru 
e che la radio emetta strani crepiti, 
che la conchiglia faccia loro buuuu; 
abituati a non pagare i debiti, 
dagli dei soldi e non li vedi più, 
prendono il volo. 
A chi si ferma 
nella taverna 
in fondo al molo 
consiglio solo 
di non fidarsi mai 
dei marinai.

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