A chi si ferma
nella taverna
in fondo al molo
consiglio solo
di non fidarsi mai
dei marinai.
Hanno una donna in ogni porto
dall’equatore al circolo polare.
Bestemmiano Gesù risorto
e sempre ne disertano l’altare.
Furfanti dediti allo stupro e al furto
non sanno a cosa servono le bare:
di solito quando qualcuno è morto
lo gettano direttamente a mare.
A picco colo
e a chi si ferma
nella taverna
in fondo al molo
consiglio solo
di non fidarsi mai
dei marinai.
Amano provocare risse
a bottigliate e ne escono malconci.
Perfino Omero li descrisse
maiali e pecoroni e con i bronci.
Non sanno mantenere le promesse:
aspetti e speri e prima o poi rinunci.
Affetti dalla sindrome di Ulisse
mischiano, maliziosi e malinconici,
dolore e dolo.
A chi si ferma
nella taverna
in fondo al molo
consiglio solo
di non fidarsi mai
dei marinai.
Sono girovaghi e centripeti
simili a un gorgo che trascini giù.
Lasciano che il gabbiano strepiti,
che dentro ai porti cigoli la gru
e che la radio emetta strani crepiti,
che la conchiglia faccia loro buuuu;
abituati a non pagare i debiti,
dagli dei soldi e non li vedi più,
prendono il volo.
A chi si ferma
nella taverna
in fondo al molo
consiglio solo
di non fidarsi mai
dei marinai.
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