Il vento suona i portici
come se fossero un’armonica.
Nel mezzo di quel blues io cerco
una cabina telefonica
ma senza le intenzioni di Clark Kent.
Il vento suoni pure me
di sedici mesi più vecchio.
Un numero di dieci cifre,
una cornetta sull’orecchio
e una moneta da cinquanta cent.
“Pronto?” mi dici “Pronto? Hello?”.
Qualcuno – pensi – avrà sbagliato numero
e invece no.
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