domenica 30 agosto 2015

La discarica abusiva sulla Luna

Quello che l’epoca produce, 
quelli che vengono alla luce 
e come tutto e tutti, tu io 
in un’ellittica non infinita 
seguiamo il corso della vita 
per fare poi ritorno al buio. 
Pensando a cose come queste getto 
una bottiglia vuota tra i rifiuti 
– dentro, un messaggio con i tuoi saluti – 
la testa vortica e perciò mi metto 
steso sul letto 
di nuovo inutile 
e immagino lassù, oltre una duna 
di sabbie e polveri celesti, una 
discarica abusiva sulla Luna.

Quando mi sporgo sul dirupo 
mi sento dire: “In bocca al lupo” 
perché, si sa, lupus in fabula 
e tu eri senza dubbio favolosa. 
Non so poi cosa, ma qualcosa 
sarà successo se la tabula 
di tutti i tuoi tabù è stata rasa 
per farci inscrivere degli altri marchi. 
Acquistano terreno gli oligarchi 
per costruirci una seconda casa 
mentre la Nasa 
progetta sbarchi 
ed allunaggi di fortuna. 
Vedrai che ci ritroveremo in una 
discarica abusiva sulla Luna.

Marciscono fra le macerie 
oggetti e gadget fatti in serie 
e per i più improbabili usi. 
Trovo tra questi scarti e queste scorie 
il libro delle mie memorie, 
un libro pieno di refusi. 
Allora con la furia di un censore 
strappo ogni pagina che ti denigra 
il nome, uno pseudonimo, una sigla. 
Brucia nel termovalorizzatore 
il nostro amore. 
Se vuoi ricicla 
nella misura più opportuna; 
il resto puoi abbandonarlo in una 
discarica abusiva sulla Luna. 

Ormai nessuno più ci casca: 
baravo e mi ritrovo in tasca 
un mazzo assai convenzionale 
di regine di cuori e due di picche, 
nel momento sbagliato e qui che 
avrei bisogno delle scale. 
Nel lato oscuro – quello dei Pink Floyd e 
quello che tu dicevi avessi anch’io – 
ho visto un improvviso luccichio, 
in avvicinamento un asteroide. 
Offre un rimedio 
e cioè l’oblio 
di un’incolmabile lacuna. 
E penserai che non ci sia nessuna 
discarica abusiva sulla Luna. 

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