Tanti minuscoli cilindri neri
sul pavimento della sacrestia.
Sul tavolo una scatola coi ceri
- oh gli stoppini come sono corti! -
accanto ad una pisside dorata.
Un po' più in là, sopra alla scrivania
in un registro con diverse date
cognomi e nomi di persone morte.
Nessuno sa cosa succede dopo.
L'acquasantiera è rorida, il turibolo
cela l'incandescenza dell'incenso.
Un crocifisso al muro, su una mensola
un teschio che ha fuori asse la mandibola;
da un'orbita oculare sbuca un topo.
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