domenica 30 agosto 2015

Ostello della gioventù bruciata

L’Ostello della gioventù bruciata 
è il posto in cui trascorro le vacanze 
quando mi sento vacuo. Sto sul letto 
e sento muoversi nelle altre stanze 
i miei vicini. Ho un sogno nel cassetto 
ma c’è una Bibbia che gli fa la predica 
finché il mio sogno non le dice: “Taci”. 
Perdo del sangue e una ragazza medica 
la mia ferita con alcol e baci. 
Vedendo che peggioro alza il telefono 
e preme per tre volte il tasto 6. 
Dalla finestra ecco si infila un refolo, 
gonfia la tenda e la sua gonna e sfiata: 
miracoli che accadono se sei 
nell’Ostello della gioventù bruciata. 

C’è un ventunenne con le guance intonse 
che scrive su dei tovaglioli i sogni 
che fa in prossimità dell’alba ed ogni 
volta che gli scappa una frase nonsense 
scoppia, macchiandolo, la penna bic. 
Mi pare che abbia la Tourette, la sindrome 
per cui gli vengono fanculo tic 
verbali, scatti e blasfemie palindrome. 
Quando si gira e guarda a lungo il water 
gli sembra che il sifone sia l’abisso. 
Se recita un’Avemaria o un Pater 
al contrario conclude con “anatas” 
ovverosia Colui che ha un posto fisso 
nell’Ostello della gioventù bruciata.

C’è la ragazza della stanza accanto 
che non dà mai del tu, ma usa il voi. 
Nella sua camera lo specchio è infranto. 
Le hanno tolto i sonniferi e i rasoi. 
Le vengono senza motivo i brividi 
ed ogni cosa le trasmette angoscia. 
Come se fossero tatuaggi, ha lividi 
sugli avambracci e sull’interno coscia. 
L’orbita fissa si direbbe cava: 
contempla avanti a sé pareti nere 
e in sé le stesse, ancora… Bisognava 
alla finestra mettere una grata: 
senza, è fin troppo facile cadere 
dall’Ostello della gioventù bruciata. 

La corrente fa sbattere le porte 
e ad ogni tonfo mi spavento e stempio. 
Le cameriere parlano di morte; 
il portiere e il facchino della Champions. 
Allora affondo il viso nella federa 
e spingo via i pensieri come biglie 
per non pensare a quello che succederà. 
Qualcuno collezionerà conchiglie 
riempiendole di miele e di formiche, 
qualcuno verrà assunto dalla Shell. 
Io scriverò ancora alle mie amiche, 
in alto a destra ometterò la data, 
ma non il luogo, e cioè la stanza 
dell’Ostello della gioventù bruciata.

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